Onorevoli Colleghi! - L'Automobile club d'Italia (ACI) svolge da oltre cento anni un ruolo determinante nella promozione del fenomeno dell'automobilismo italiano in tutte le sue articolazioni e accompagna, sia a livello interno che internazionale, i più significativi processi di sviluppo e di ammodernamento del settore. Nell'ACI attualmente convergono una serie di funzioni e di attività, tutte riferibili al mondo dell'automobilismo e della mobilità in genere, che si sono andate arricchendo nel tempo - talora sovrapponendosi anche in modo non organico - e che ne fanno probabilmente un unicum nel panorama della pubblica amministrazione italiana.
      L'ACI è infatti oggi un ente pubblico non economico classificato ai sensi della legge n. 70/1975, ma è anche la federazione di 106 Automobile club provinciali e locali, anch'essi classificati come enti pubblici; è l'ente rappresentativo del nostro Paese presso gli organismi internazionali dell'Alleanza internazionale del turismo (AIT) e della Federazione internazionale dell'automobile (FIA), riveste il ruolo di federazione sportiva del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) per lo sport automobilistico, è l'associazione di oltre 1.100.000 soci liberamente aderenti al sodalizio ed è, infine, parte integrante del sistema della pubblica amministrazione italiana quale ente strumentale dello Stato per la gestione di rilevanti servizi pubblici in materia automobilistica. Questa complessità di funzioni e di attività richiede un intervento di riordino dell'ente che, da un lato, ne adegui l'organizzazione e il funzionamento alle mutate esigenze attuali, anche in relazione all'evoluzione del contesto normativo di riferimento, e, dall'altro, ne definisca meglio i compiti e le attività, rafforzandone il ruolo di amministrazione

 

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strumentale per tutto ciò che attiene al fenomeno automobilistico.
      La presente proposta di legge che contiene significativi elementi di innovazione e di modernizzazione dell'ente, incide quindi sulla complessiva configurazione e sull'insieme delle competenze da esso esercitabili. Si ritiene necessario intervenire sull'aspetto istituzionale e organizzativo dell'ente, rivisitando funzioni e compiti d'istituto secondo una logica di riqualificazione e di bilancio del ruolo pubblico e sociale dell'ente, quale organismo di rappresentanza e di tutela degli interessi pubblici facenti capo al fenomeno dell'automobilismo in tutti i suoi aspetti.
      Alla stregua di quanto testé considerato, l'ACI nella presente proposta di legge, è trasformato in Agenzia per la mobilità responsabile e per il turismo automobilistico, mantenendo comunque la denominazione di «ACI».
      Dal punto di vista degli interventi istituzionali e organizzativi le principali innovazioni riguardano la previsione di un assetto ordinamentale pienamente conformato a princìpi di democraticità interna e di collegialità da attuare, tra l'altro, attraverso una migliore definizione della ripartizione interna delle competenze tra gli organi. È prevista, anche, l'introduzione del regime di incompatibilità tra la carica di componente degli organi dell'Agenzia e quella di amministratore di società collegate o controllate per risolvere in via normativa un problema di conflitto di interessi sottoposto sia all'attenzione del Parlamento che dell'Autorità di vigilanza.
      Ci si propone, inoltre, di risolvere il problema del ruolo dell'Agenzia come federazione sportiva automobilistica - e quello della gestione dello sport automobilistico - attraverso l'individuazione di un assetto coerente con i princìpi della legge di riforma del CONI e con le pronunce giurisdizionali intervenute in materia. A tale fine si ipotizza, quindi, un sistema di totale autonomia regolamentare, tecnica e gestionale dello sport automobilistico nell'ambito dell'ente, che mantiene il ruolo di federazione sportiva automobilistica, in linea con quanto stabilito dal decreto legislativo n. 242 del 1999 e delle modifiche ad esso apportate dal decreto legislativo n. 15 del 2004. L'intera regolamentazione dell'organizzazione e dell'attività sportive, così come avviene per le altre federazioni del CONI, sarà poi sottoposta alla preventiva approvazione della Giunta nazionale dello stesso CONI.
      Profonde modifiche rispetto agli assetti attuali riguardano il ridisegno delle competenze e delle attività dell'Agenzia. Nella presente proposta di legge si individua l'ente come pubblica Agenzia per la mobilità responsabile e per il turismo automobilistico con compiti a forte valenza istituzionale e sociale, tra i quali: molteplici servizi di assistenza, promozione e informazione ai turisti, nonché di assistenza e di supporto ai cittadini diversamente abili; attività di collaborazione e di supporto alla protezione civile nazionale; realizzazione e gestione di centri avanzati di guida in sicurezza; attività di studio dei problemi turistici e della mobilità; monitoraggio dello stato della rete stradale nazionale e locale con l'importante costituzione della banca dati dei «punti neri» della circolazione viaria.
      Particolarmente innovativa, nell'ambito del riordino delle competenze dell'Agenzia, è l'introduzione di funzioni in materia di definizione delle controversie relative al risarcimento dei danni conseguenti a sinistri stradali con la costituzione di organismi di conciliazione, così da realizzare un sistema di deflazione dei contenziosi in materia.
      Non meno importanti appaiono i compiti in materia di educazione stradale per i giovani ed i progetti nazionali e locali per l'infomobilità e per il controllo dei flussi veicolari.
      La presente proposta di legge prevede, infine, la gestione da parte dell'Agenzia, in regime di completo autofinanziamento e quindi senza alcun costo per l'erario, di un innovativo sistema di registrazione della proprietà e dei diritti sui veicoli, per garantire piena certezza e tutela legale a tutte le situazioni giuridico-patrimoniali relative al bene veicolo. Tale soluzione
 

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appare pienamente coerente con i provvedimenti assunti dal Governo, nell'ambito del recente disegno di legge sulle liberalizzazioni (atti camera n. 2272-bis e 2272-ter) in materia di procedure automobilistiche, e si inserisce in tale ambito senza necessità di particolari interventi organizzativi, rafforzando e semplificando il sistema e non privandolo delle indispensabili garanzie a tutela dei cittadini, dello Stato e di tutti gli operatori del settore.
      Si tratta, in sostanza, di una proposta di legge estremamente avanzata che, tra l'altro, realizza il mantenimento del patrimonio tecnologico e informatico pubblico costituito nel tempo presso l'ACI, così come consente di evitare i gravissimi impatti occupazionali derivanti da altre opzioni normative all'esame del Parlamento.
      Questa soluzione è in grado di supportare da subito il progetto della cosiddetta «targa personale», introdotta dal citato disegno di legge d'iniziativa del Governo atto Camera n. 2272-bis e non comporta investimenti aggiuntivi essendo già sviluppata in ogni suo aspetto nell'ambito di un organico progetto predisposto dall'ACI. Consente altresì la realizzazione di un unico procedimento di registrazione del veicolo attivato sulla base di un'unica istanza e con rilascio immediato di un unico documento contenente tutti i dati tecnici e giuridico-patrimoniali del veicolo stesso, attuando una reale semplificazione per il cittadino e mantenendo inalterate le garanzie e le necessarie forme di tutela.
      Gli effetti che verrebbero a realizzarsi con l'approvazione della presente proposta di legge sono quindi sostanzialmente riassumibili in una reale liberalizzazione del settore in modo da incentivare la concorrenza e la riduzione delle tariffe attraverso il considerevole ampliamento del numero di punti di accesso al servizio sul territorio nazionale, la possibilità per i cittadini e per le imprese di definire direttamente tramite internet le pratiche automobilistiche e la progressiva smaterializzazione dei documenti a supporto e a corredo dell'attività di registrazione. La disponibilità di avanzati sistemi informatici interconnessi potrà consentire, inoltre, lo sviluppo di innovative funzioni di controllo, di monitoraggio e di pianificazione in materia fiscale, ambientale e assicurativa.
 

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